Materiali

Anche per i materiali così come per le matrici ambientali, il prelievo  è di fondamentale importanza  affinché il saggio da analizzare sia rappresentativo del campione iniziale.

In presenza di matrici omogenee il prelievo può essere eseguito facilmente  anche da personale  non esperto, in altri casi una modalità di campionamento  non corretta potrebbe alterare il campione e dare origine ad un esito analitico non rappresentativo.

È importante quindi prima di procedere con le prove stabilire chi dovrà  effettuare il campionamento. I tecnici del laboratorio sono in grado sia di eseguire il campionamento sia di supportare le aziende per un prelievo corretto.

CARATTERIZZAZIONE CHIMICO-FISICA

La tradizionale analisi di metalli eseguita con Spettrometria di Emissione Ottica (ICP-OES) dopo dissoluzione del campione viene affiancata e spesso sostituita da tecniche più avanzate quali Fluorescenza RX, Diffrazione RX e SEM EDS che permettono di operare sul campione tal quale.
La dotazione di software di elaborazione dati pre calibrati, consente di caratterizzare tutte le matrici inorganiche con una determinazione semiquantitativa in tempi molto rapidi senza necessità di Materiali di Riferimento.
Le principali matrici analizzate mediante spettrometria RX (XRF) sono:
– rame, zinco, alluminio, ferro, titanio, nichel, stagno, cromo e loro leghe
– scorie, cementi, minerali, ferroleghe

Con la tecnica difrattometrica ( DRX) le determinazioni piu’ frequenti sono:
– ferro metallico e composti
– silicio metallico e silice cristallina
– austenite residua
– quantificazione delle fasi cristalline e della fase amorfa
– amianto nelle varie forme cristalline

Altre matrici di particolare interesse sono:
– bagni galvanici
– metalli puri per la ricerca di elementi in tracce

LEGHE DI RAME

Le leghe di rame, in modo particolare ottoni e bronzi, fanno parte della produzione tipica dell’area geografica dove il laboratorio si colloca.
Per questa ragione fin dall’inizio dell’attività, sono state affrontate problematiche correlate a queste leghe sia per l’aspetto di composizione che per la fase di utilizzo.
Gli ottoni in modo particolare, sono una produzione “distrettuale” e non hanno, a differenza ad esempio degli acciai, una storia metallurgica ben documentata
L’esperienza nel settore è ancora molto importante sia per i produttori che per gli utilizzatori.
Il laboratorio è in grado di eseguire anche per le nuove leghe “verdi” che stanno prendendo sempre più spazio nel mercato, le seguenti prove:
– verifica della resistenza a corrosione per dezincificazione UNI EN ISO 6509-1 e AS/NZS 2345, GSO 481, AS 2345 2006-UNI EN 1254-3 UL 199
– misura della dimensione media del grano UNI EN ISO 2624 1997/ASTM 4112
– verifica della resistenza a corrosione in vapori ammoniacali ISO 6957 1988 ed in nitrato mercuroso (SCC) UNI EN ISO 196 1997/ASTM B154-12
– quantificazione della fase Beta e Gamma (ASTM E562)
– verifica della distribuzione di Piombo in superficie ed in matrice ( SEM EDS)
– ricerca cause di non conformita’ su materie prime , semilavorati, prodotti finiti e problematiche produttive.

METALLOGRAFIA E DIAGNOSTICA

La metallografia permette di verificare la struttura metallografica di leghe metalliche per individuare il corretto processo metallurgico di produzione, di trattamento termico o di installazione.
È un esame di particolare importanza associato alla diagnostica perché permette  a distanza di tempo di risalire alla “storia metallurgica” del campione.
Attrezzatura specifica per questa osservazione è il Microscopio Ottico oppure il più sofisticato, Microscopio Elettronico (SEM) sempre associati ad un corretto prelievo del saggio ed una preparazione specifica del provino senza la quale il campione non risulterebbe “comprensibile”.

La metallografia è applicabile anche alla verifica dei rivestimenti di leghe metalliche (misura degli spessori, corretto ancoraggio, individuazione di difetti sotto pellicolari, ecc.), della idonea lavorazione meccanica di particolari, ecc.)

Associata alle misure di durezza e microdurezza, l’esame metallografico permette di verificare la corretta esecuzione del trattamento termico.

PROVE DI CORROSIONE E INVECCHIAMENTO

Le prove di corrosione e di resistenza a condizioni estreme, acquistano sempre più importanza nella valutazione di nuove leghe o nella verifica della durata in esercizio di prodotti.
Le prove più significative sono:

  • resistenza alla corrosione in nebbia salina neutra, (NSS) UNI ISO 9227
  • nebbia salina acetica UNI EN ISO 9227-06 AASS – ASTM B 287
  • cuprosalino acetica UNI EN ISO 9227-06 CASS – ASTM B 368
  • resistenza alla corrosione in vapori ammoniacali e nitrato mercuroso (SCC) ISO 6957 1988 UNI EN ISO 196 1997/ASTM B154-12
  • resistenza alla corrosione per dezincificazione UNI EN ISO 6509-, GSO 481, AS 2345 2006-UNI EN 1254-3
  • prova di corrosione inter granulare ASTM A262 metodo B
  • prova di corrosione SCC, ASTM G 36-94
  • resistenza ai cicli temici
  • resistenza in camera climatica e umido statica UNI EN 4611 – ISO 6270-2
  • resistenza meccanica al lavaggio in lavastoviglie di articoli domestici UNI EN 12875-1
  • resistenza ad agenti chimici ASTM D543-14
  • prove di resistenza alla luce solare
AUTOMOTIVE E MEDICALI

Una delle prove più significative prevista da entrambe i settori è il test di verifica della contaminazione da particelle e idrocarburi.
Il test di contaminazione determina il grado di pulizia dei componenti e può essere realizzato su qualsiasi tipo di materiale. Si tratta di una prova ormai indispensabile e richiesta in molti settori come elettronica industriale e ingegneria aerospaziale.
La prova consente di testare i componenti di una vasta gamma di prodotti e di verificare, procedurare o tenere sotto controllo, la fase di lavaggio, solitamente poco considerata ma di strategica importanza per i particolari in esercizio
betalab è stato il primo laboratorio che ha accreditato la prova nel nostro paese secondo le specifiche ISO 15001, ISO 16232, VDA 19 alle quali si sono poi aggiunti capitolati aziendali.

ROHS

La direttiva RoHS (2011/65/CE) impone limitazioni all’utilizzo di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche e vieta di produrre e vendere sul mercato UE qualunque prodotto la cui componente elettrica/ elettronica contenga una concentrazione più elevata della soglia definita per mercurio, piombo, cadmio, cromo esavalente, bifenili polibromurati ed eteri di difenile polibromurato.
Queste limitazioni derivano dal fatto che, una volta dismesse le apparecchiature, queste sostanze possono diffondersi nell’ambiente e rappresentare un pericolo per la salute dell’uomo, degli animali e dell’ambiente.
La direttiva prevede l’obbligo del rispetto dei requisiti e la dichiarazione di conformità delle apparecchiature o dei componenti.
L’impiego di tecniche analitiche strumentali avanzate ( XRF, SEM EDS, GC MS) permette di eseguire screening di verifica delle sostanze soggette a limitazione, consentendo di testare consistenti lotti di campioni in tempi brevi.

POLIMERI ED ELASTOMERI

I polimeri e gli elastomeri trovano sempre maggior diffusione e campi d’impiego.
La loro caratterizzazione richiede tecniche analitiche specifiche quali termogravimetria (TGA) calorimetria a scansione differenziale (DSC) spettroscopia FT-IR ma anche tecniche trasversali come microscopia elettronica ( SEM EDS) e diffrazione RX (DRX).
La collaborazione con esperti del settore permette di affrontare problematiche relative alla scelta e verifica della materia prima o alla soluzione di problemi legati all’utilizzo di diverse tipologie di matrici, quali ABS, PA, PE, PET, PP, PS, PTFE, NBR, SBR, EPDM

DIFETTOLOGIA

L’individuazione di difetti interessa matrici di diverso genere, materie prime, semilavorati e prodotti finiti.
Il laboratorio è specializzato nel supporto per la soluzione di problematiche industriali di diversa natura.
Questa attività ha caratterizzato l’azienda fin dai primi anni della sua nascita ed è tutt’ora un punto di forza del laboratorio.
La stretta collaborazione con diverse realtà industriali ha permesso di acquisire un notevole patrimonio di conoscenza di rilievo che in un’ottica di scambio, viene messo a disposizione delle aziende.