IGiENE SICUREZZA

CAMPIONAMENTO

Il monitoraggio delle sostanze presenti in ambiente di lavoro richiede l’impiego di specifiche attrezzature e deve rispondere a specifiche normative di campionamento.

La fase di prelievo è sempre molto delicata perché deve rappresentare al meglio la situazione di esposizione dei lavoratori nello svolgimento della loro mansione e dare informazioni al Datore di Lavoro utili alla pianificazione di interventi necessari al miglioramento.

Secondo le nuove indicazioni della norma UNI EN 689 l’esposizione viene effettuata secondo metodo statistico cosi come la periodicità con la quale le misure vanno ripetute.

Prima fase di questo percorso è l’individuazione dei gruppi omogenei di lavoratori (SEG).

Successivamente vanno pianificate ed eseguite misure ambientali, N.6 campionamenti per ogni SEG.

Il laboratorio è in grado di supportare le aziende nella pianificazione dell’indagine che oltre all’individuazione dei gruppi omogenei di lavoratori, prevede l’analisi delle schede di sicurezza dei prodotti impiegati e dei processi produttivi.

AMBIENTE DI LAVORO

La misura di inquinanti finalizzata alla valutazione del rischio, fa parte delle prescrizioni legislative per la tutela dei lavoratori sul posto di lavoro.

In ambiente possono essere misurati agenti chimici quali polveri, metalli, nebbie oleose, solventi, gas radon, agenti biologici come batteri e muffe, agenti fisici come rumore, vibrazioni, campi elettromagnetici (CEM), radiazioni ottiche (ROA).

Possono essere eseguite sia le misure che la valutazione del rischio associato all’esposizione.

RUMORE E VIBRAZIONI

Le indagini fonometriche e vibrometriche devono essere eseguite da personale competente con strumentazione calibrata.

Rumore e vibrazioni non rappresentano solo un rischio specifico per gli organi colpiti, ma un rischio psico-fisico che ha ripercussioni sull’intero organismo.

Le misure possono essere eseguite sia in ambiente di lavoro che in ambiente abitativo ed esterno per valutare l’impatto ed il rispetto dei limiti.

MICROCLIMA

La valutazione del microclima negli ambienti di lavoro caldi, freddi o moderati, così come un corretto ricambio dell’aria permettono una permanenza nel posto di lavoro più confortevole.

Oltre a soddisfare una prescrizione legislativa, una corretta gestione del microclima può evitare malattie professionali e frequenti assenze dal lavoro.

È interesse quindi sia del Datore di Lavoro che dei lavoratori che vengano eseguite misure in grado di dare informazioni e valutare la necessità di interventi migliorativi.

Il laboratorio è dotato di stazione microclimatica in grado di eseguire misure di temperatura, velocità dell’aria, umidità e di correlare queste misure all’attività del lavoratore e all’abbigliamento in dotazione.